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Sant'Antonio, Introzzo di Valvarrone (LC)
Restauro dell'altare della chiesa di Sant'Antonio
Introzzo di Valvarrone (LC)
Intonaci, decorazioni, affresco
Monumento ai Caduti, Galbiate (LC)
Restauro monumento celebrativo ai caduti .
Galbiate
12/03/2019 - 26/07/2019
Il manufatto galbiatese si caratterizza per l'utilizzo, alternato e simmetrico, di arenaria e di serizzo ghiandone.
Troviamo un'unica base con modanature, sulla quale si ergono un corpo centrale a pianta quadrangolare e, ai lati di quest'ultimo, due elementi curvi più bassi.
Queste due strutture laterali sono costituite da elementi squadrati di arenaria nella zona bassa, mentre nella parte alta vi sono pilastri rivestiti in marmo sui quali sono appoggiate due ali modanate in arenaria: all'interno delle riquadrature create da questi due elementi trovano posto decorazioni in ferro battuto colorate con tinta gialla. Nella parte inferiore in arenaria sono incisi i nomi dei caduti galbiatesi della Grande Guerra; nella testata di destra vi sono i nomi di tre Caduti in Libia tra il 1912 e il 1915. Le incisioni sono dipinte di color oro.
Sull'elemento centrale sono scolpite due iscrizioni commemorative, una sul prospetto posteriore e una sulla faccia prospiciente Largo Indipendenza; su quest'ultima, in basso, fu posta, dopo il secondo conflitto mondiale una lapide con i nominativi dei Caduti e dei dispersi di tale guerra. Alla sommità del blocco mediano è collocata una base e quattro croci in pietra bianca, alternate con quattro Stelle d’Italia in bronzo. Davanti al monumento trova sede una lampada votiva in ferro battuto.
L'area antistante il complesso commemorativo è pavimentata con acciottolato ed è delimitata da una recinzione in ferro battuto formata le cui componenti riprendono la linea ad arco del monumento. All'interno di tale struttura metallica trovano posto alcuni cartigli in ferreo riportanti i nomi delle località delle principali battaglia della Prima Guerra Mondiale (Sabotino, Grappa, Isonzo, S. Michele, Piave, Pasubio).
Via delle Cappelle, Somasca di Vercurago (LC)
Restauro delle superfici esterne delle Cappelle
Somasca di Vercurago (LC)
18/07/2018
Intonaci, decorazioni
Cappella S. Maria Assunta, Villa Manzoni Lecco
Restauro delle superfici interne della Cappella S. Maria Assunta
Villa Manzoni Lecco
28/01/2020 - 16/07/2020
Intonaci, decorazioni, affreschi
San Giuseppe, Asnago di Cantù (CO)
Restauro delle superfici interne di San Giuseppe
Asnago di Cantù (CO)
17/10/2019 - in corso
Intonaci, decorazioni, affreschi
Villa Pizzo, Cernobbio (CO)
Restauro delle superfici esterne degli antichi 'corpi rurali' del complesso Villa Pizzo in Cernobbio (CO)
Cernobbio 02-03-2020 in corso
Santuario della Madonna delle Lacrime, Treviglio (BG)
Riapertura del Santuario della Madonna delle Lacrime in Treviglio
Riapertura del Santuario della Madonna delle Lacrime in Treviglio dopo il restauro degli interni. (01/02/2020)
SS Vito e Modesto, Civate (LC)
Restauro delle superfici esterne e manutenzione delle superfici interne della Chiesa dei Santi Vito e Modesto
Civate
Santuario delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa, Lovere (BG)
Restauro delle superfici interne del santuario delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa
Lovere
Il complesso, costruito negli anni trenta del novecento e abbellito con affreschi, decorazioni pittoriche ed in aggetto, marmi, mosaici e vetrate artistiche. Vi lavorarono fra gli altri: lo scultore bresciano Silvio Pirovano, lo scultore bergamasco Canzoni, il pittore Pasquale Arzuffi di Ranica, Cesare Giuliani di Roma e Costantino Grondona di Cusano Milanino.
L'impianto dell'edifico si caratterizza per la presenza di tre navate, attorno alle quali si sviluppa due matronei; fra questi ultimi, quello sito sul fianco destro del Santuario si appoggia su di un deambulatorio. Tali ambienti sono sormontati da volte a crociera.
Il Monumento è impreziosito da un apparato decorativo costituito da molteplici tipologie di materiali e realizzazioni artistiche, tra i quali ornamenti e raffigurazioni a fresco e mezzo fresco, modellati in stucco dorati, elementi in marmo bianco, inserti in mosaico.
L'edificio sacro fu interessato, a pochi decenni di distanza dalla sua costruzione, da enormi problemi statici: infatti, già nel 1954, vi furono i primi interventi strutturali, ma solo tra la fine dei primi anni novanta e i primi anni del nuovo secolo vi furono lavori significativi e particolarmente impegnativi, finalizzati a porre rimedio a tali problematiche.