Restauri

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Restauro Chiese

Santa Maria Podone

Restauro delle superfici dell'abside e del portale romanico. Affreschi, stucchi appartenenti ai periodi del Romanico e del Quattrocento.

Milano
01/12/2003 – 10/01/2007

L’absidiola fu rinvenuta dal Baroni, il quale ne dà notizia in un suo scritto del 1939, dove denuncia il rinvenimento di solo alcune tracce, “figure erette di santi ad aureola rilevata”, scarsamente leggibili al di sotto di un leggero strato di intonaco. Lo studioso probabilmente riuscì a leggere i due offerenti a lato del crocefisso, essendo la composizione allora ancora ricoperta dallo scialbo di calce. Nel 1965 il Mazzini pubblica, nella sua raccolta di affreschi lombardi del 1400, l’immagine del cristo crocefisso, attribuendolo tra vari dubbi ad un pittore lombardo della seconda metà del XV secolo, inserendolo come frammento allora visibile di una più ampia composizione ancora celata. Al di sotto del dipinto quattrocentesco del registro inferiore sono emerse tracce di un precedente dipinto, probabilmente romanico, visibili in corrispondenza di una monofora tamponata (girando anche all’interno della stessa) e nell’orlo inferiore del secondo registro.

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Chiesa di Santa Maria della Neve

Restauro interni ed esterni. Affreschi, decorazioni, intonaci e stucchi

Travedona di Monate (VA)
07/05/2008 – 13/07/2009

L’edificio, eretto nella seconda metà del XIV secolo dal Vescovo di Bergamo, Branchino Besozzi, è costituito da un’unica navata terminante in un’abside quadrangolare coperta da una volta a crociera con arco trionfale ogivale in mattoni. Del ciclo di affreschi che anticamente decoravano le superfici interne si sono conservati solo quelli localizzati nell’angolo sud-est, nello specifico sulla ricaduta destra dell’arco trionfale e nel tratto adiacente del fianco destro della navata, e quelli sulla parete di fondo e sinistra dell’abside. Sull’arco trionfale vi è rappresentato un trittico, ascrivibile al XV secolo, con al centro la Madonna del Latte e ai lati due Santi, forse san Giovanni Evangelista a sinistra e santo Stefano a destra. Appena al di sopra è presente un affresco, visibile solo dalla metà in giù, probabilmente risalente al Cinquecento. Dovrebbe trattarsi dell’Assunzione della Vergine, di cui si vede solo la parte inferiore della veste.

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Canonica di San Salvatore

Restauro delle superfici interne. Affreschi ed intonaci romanici – affreschi Trecenteschi

Barzanò (LC)
01/06/2009 – 31/05/2011

Il Mantovani ritiene che la costruzione del nucleo originario di San Salvatore sia da attribuire ad un certo Novellio, come tempio per celebrare i riti degli Dei Pagani. Nel 700 venne poi incorporato nell’erigendo castello e trasformato in luogo di culto cristiano, per venir poi ampliata verso ponente e levante. Il 26 ottobre del 1892, l’architetto Luca Beltrami, il sig. Celestino Mantonavi e l’allora sindaco di Barzanò attestano in un verbale di sopralluogo il rinvenimento di un affresco policromo del 1300 sul muro interno nord del primo vano. Gli affreschi trecenteschi sono stati sovrapposti ad un ampio apparato pittorico romanico anch’esso sottoposto a restauro.

 

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