Restauro e recupero degli interni ed esterni della chiesa
Civate, (LC)
Restauro di dipinti romanici della Basilica: 1981
Restauro della cripta della chiesa: 01/11/2006-15/05/2008
Restauro e recupero dei resti archeologici della chiesa: 01/01/2007-31/12/2007
Restauro e risanamento conservativo di alcune aree (interni ed esterni): 20/09/2012 – 27/02/2015
Restauro delle superfici interne Basilica di San Calocero in Civate: 15/05/2017 - 21/12/2017
La chiesa di San Calocero, ora parte dell’Istituto dei Ciechi, fin dal 1018 è il centro del complesso monastico benedettino di Civate. L’attuale edificio risale, nella sua struttura fondamentale, all’XI secolo, benchè nel XVIII secolo si sia verificata una radicale trasformazione che apportò la costruzione delle volte sopra la navata centrale. A questo intervento si deve l’occultamento del ciclo di affreschi romanici della navata ora diviso in due parti, una sopra le volte ed una al di sotto.
La cripta romanica, risalente alla prima fase costruttiva della chiesa, si erge su colonne di granito da cui si dipartono voltine a crociera ricche di decorazioni ed intonaci di periodi differenti, che si sono sovrapposti tra loro nell’iter storico della chiesa. L’aspetto tuttora visibile dell’insieme è ornato da decorazioni seicentesche compagne dei dipinti apposti alle pareti, serie di figure che, all’interno di nicchie, scandiscono l’andamento architettonico delle campate.
La navata della chiesa è sormontata da una copertura realizzata con volte seicentesche che si innalzano sopra un impianto romanico a cui sono connesse da un cornicione e che suddividono la navata stessa in più campate. Ogni volta offre degli affreschi a sé coevi racchiusi in medaglie realizzate con cornici in aggetto. Nelle pareti della navata centrale sono presenti interessanti brani di un più vasto ciclo di affreschi romanici, già oggetto di un precedente intervento di restauro.
Le due absidiole laterali attualmente non si inseriscono nella struttura architettonico-liturgica della chiesa, ma sono impiegate per altri usi, dopo aver subito delle notevoli trasformazioni nel loro impianto originario. L’abside settentrionale presenta brani cinque-settecenteschi, che molto probabilmente nascondo vestigia più antiche, quali una monofora tamponata sita al centro dell’abside. La absidiola meridionale si presenta su di un piano rialzato rispetto al presbiterio dell’abside centrale e tra i diversi scialbi ed intonaci presenti se ne trovano anche due, di epoche tra loro differenti, affrescati. Uno è sito su di un antichissimo tamponamento tra l’abside laterale e quella centrale, mentre l’altro risulta più antico ed è posto sulla lesena dell’arco divisorio tra le due architetture.