Restauro e risanamento conservativo delle superfici interne della chiesa di Sant’Abbondio
Affreschi, decorazioni, dipinti murali, intonaci, elementi lapidei, elementi lignei
Somana, fraz. di Mandello del Lario (LC)
18/07/2011 – 15/05/2012
Le prime notizie storiche circa un luogo di culto nel borgo di Somana risalgono al 1531 anno in cui risulta esserci un “oratorio” dedicato a Sant’Abbondio, consistente molto probabilmente in una semplice aula con qualche rappresentazione sacra. A partire dal 1715 viene fondato un legato dalla famiglia Carizzoni e vi erano vari sacerdoti e l’oratorio era stato provvisto, dietro varie sollecitazioni vescovili, anche di una sacrestia, diventando sempre più una vera e propria chiesa dove finalmente iniziava a celebrarvisi la messa. L’oratorio tuttavia risultava sempre più piccolo e così già al finire del 1803 si cominciò a costruire la nuova chiesa, opera conclusasi nel 1805, dedicata come l’oratorio a Sant’Abbondio. Venne edificata a navata unica, in stile rinascimentale e con una sola cappella laterale dedicata alla Madonna. L’oratorio fu trasformato in sala parrocchiale, l’antica sacrestia venne trasformata in cucina e con l’aggiunta di altri due locali si ebbe la casa per il vicario. E nel 1858 si conclusero le pratiche per l’istituzione della parrocchia indipendente di Somana; nel 1876 è la consacrazione della chiesa parrocchiale e già nel 1897 venne ingrandita di 4.5 m costruendo una nuova campata (la prima entrando) e anche il proporzionale ingrandimento di tutto il sagrato. Nel 1921 il terzo parroco, don Giuseppe Peduzzi costruì la nuova casa parrocchiale ed modificò la facciata della chiesa secondo il disegno dell’architetto Zanoni. Il vecchio oratorio di Sant’Abbondio divenne, dopo la costruzione della nuova sacrestia, il centro dell’Oratorio maschile.
Nel 1930 il Parroco dispone l’arretramento dell’altare maggiore di circa 2 metri, per opera del capomastro Tagliaferri, al fine di ingrandire il presbiterio ed adornarlo con un coro ligneo. Nel 1932, dopo aver sistemato il tetto e le finestre, venne incaricato il pittore Busnelli di realizzare l’impianto decorativo della chiesa, che completò in due anni.
Nel 1954 viene effettuato il rifacimento del tetto in ardesia e sei anni più tardi (1960) vengono inaugurati la nuova pavimentazione in marmo, il nuovo battistero e la nuova cappella laterale ed altri lavori. La facciata già oggetto di intervento nel 1921 viene nuovamente rivista nel 1965. Numerosi sono stati inoltre i lavori di manutenzione che, nel corso dei decenni, hanno riguardato il campanile.
Attualmente l’edificio è composto da un’unica navata a base rettangolare e da un presbiterio a base quadrangolare chiuso da una abside semicircolare costituente il coro.
La navata è suddivisa in quattro campate scandite su entrambe le pareti da lesene e a cui corrisponde una volta a botte quale copertura: di essa la parte centrale è occupata nella zona di culmine da un grande riquadro rettangolare al cui interno è dipinta la scena di S. Abbondio Vescovo in gloria. Le lunette delle volte sono arricchite con raffigurazioni di santi; su ciascuna lunetta del lato ovest una coppia di tali rappresentazioni affianca una finestra rettangolare. Sulla parete est, delimitate dalle tre lesene più vicine al presbiterio, vi sono due cappelle in cui sono collocati rispettivamente un altare dedicato alla madonna di Lourdes ed un confessionale ligneo.
La volta del presbiterio è decorata da un tondo all’interno del quale sono riprodotti l’Agnello ed il Libro. Le due lunette ripropongono lo schema già descritto per la navata: entrambe sono ornate con figure di santi e solo su quella ovest si apre una finestra. Sulla volta del coro invece è riprodotta l’immagine del Sacro Cuore. Le pareti del presbiterio e del coro sono dipinte con cinque affreschi raffiguranti scene della vita di Cristo, ad eccezione del dipinto centrale nel quale sono riprodotti due angeli i quali prospetticamente affiancano il pinnacolo del tabernacolo.