Restauro delle superfici interne ed esterne
Pontirolo Nuovo (BG)
21/06/2002 – 01/04/2003
Il solenne tempio di San Michele risale alla progettazione del noto architetto Felice Pizzagalli, il quale ne curò la costruzione fra 1829 e 1832 con una pianta sostanzialmente centrale enfatizzata dalla grande cupola autoportante, e con uno scenografico presbiterio a peribolo colonnato. Nel 1853 l’ingegnere Rivoli mutò radicalmente l’impianto volumetrico, allungando il breve corpo anteriore verso occidente e formando così una navata di tre campate scandite lateralmente da colonne in continuità con l’idea del Pizzagalli. Nel 1888 la chiesa fu devastata da un terribile incendio, per il quale la cupola venne a crollare. Soltanto nel 1898 fu terminata la ricostruzione della cupola ad intervento dell’ingegnere Pietro Farina, e vennero eseguiti rosoni e capitelli perduti o guasti ad opera dello stuccatore milanese Luigi Lanfranconi. La campagna decorativa, concernente gli affreschi a monocromo di Giacomo Belotti, risale agli anni 1938-1940, presumibilmente accompagnata da altri interventi di ridipintura e verifica degli stucchi, già d’altra parte in precedenza sottoposti a manutenzione, come avvenne anche in seguito fino agli anni Settanta del Novecento. Per quanto lo spazio e l’espressione dell’interno si presentino sostanzialmente unitari, ancorati al nucleo progettuale del Pizzagalli, in realtà i vari elementi dell’alzato e i decori rispondono a periodi diversificati, cui si collegano anche diverse modalità di esecuzione sia materica che espressiva.