Restauro facciata e campanile - Superfici e decorazioni materiale lapideo
Albano Laziale (RO)
14/04/2008-19/09/2008
La basilica di San Giovanni Battista e San Pancrazio sorge lì ove l’imperatore Costantino fece edificare una basilica, poi distrutta da un incendio tra il VIII e il XI sec.; a seguito di tale accadimento fu necessario innalzare una nuova chiesa.
Il monumento fu oggetto nel corso dei secoli di numerosi interventi che introdussero modifiche importanti al suo impianto le quali portarono il tempio ad assumere l’attuale conformazione. In particolare è indispensabile ricordare la costruzione nel 1772 dell’odierna facciata, voluta dal Cardinale Fabrizio Paolucci e progettata dall'architetto Carlo Buratti. Inoltre va citata la lunga campagna di restauri che prese il via nel 1913 e che proseguì per più di 10 lustri.
Al giorno d’oggi la facciata si presenta costituita da lastre di peperino separate con regolar cadenza da elementi in travertino. Quest’ultimo è stato utilizzato anche per la realizzazione dei capitelli, degli stemmi e delle altre raffinate decorazioni in aggetto che ornano la faccia frontale. All’apice è sita una croce ferrea posta su un basamento racchiuso da lastre di peperino.
Le due estremità laterali sono arretrate rispetto al piano principale del fronte. In queste parti, come nel caso della fascia bassa del campanile, il materiale fu lavorato a bugnato; entrambe le zone sono state successivamente dipinte di bianco nel 2000.
Al centro della facciata era sita in passato una finestra successivamente tamponata e riproposta ad affresco: dai saggi effettuati prima dei restauri sono emerse tre differenti stratificazioni cromatiche al di sotto quella a vista la quale, seppur dilavata, oscurava tracce ancora presenti delle precedenti decorazioni.